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Archivio News 2014 | ||||||||
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19 MAGGIO 2014 NUOVO COMUNICATO STAMPA DAL SITO DELLA REGIONE LAZIO SANITA': PIU’ CURE SUL TERRITORIO PER TANTE PATOLOGIE - CONTROLLI AI TRAPIANTATI DI RENE E FEGATO. aggiornamento 30 maggio: pubblicato il Decreto del Commissario ad Acta 19 maggio 2014, n. U00155 “Criteri per l'erogazione dei Pacchetti Ambulatoriali Complessi (PAC) in strutture ambulatoriali extraospedaliere. Introduzione di ulteriori Pacchetti Ambulatoriali Complessi (PAC) sia in strutture ospedaliere che extraospedaliere.” (scarica il decreto) Nuovo comunicato stampa dal sito della regione, che ci riguarda, questa volta per i trapiantati di rene e fegato. Interessante, ma anche in questo caso occorrerà leggere il documento. SANITA’: PIU’ CURE SUL TERRITORIO PER TANTE PATOLOGIE La Regione sperimenta un nuovo servizio che riduce i costi e i tempi di attesa offrendo ai cittadini un’alternativa all’ospedale. Tante le patologie interessate 19/05/2014. La Regione sperimenta il ‘Day Service’, un nuovo servizio per portare la sanità più vicina alle persone sul territorio. In questo modo i cittadini non dovranno rivolgersi per forza all’ospedale per curare una serie di patologie. Nuove prestazioni negli ambulatori. Le Asl provvederanno ad organizzarsi in modo tale da poter effettuare in breve tempo i Pac, i pacchetti ambulatoriali complessi. Il servizio sarà presto disponibile anche nelle Case della Salute, le nuove strutture che la Regione sta aprendo in tutto il Lazio. Tante le patologie interessate. Anche negli ambulatori si potranno eseguire esami per l’arteriopatia cronica degli arti, per il controllo dei pazienti con trapianto di reni e di fegato, per le sindromi di apnee ostruttive del sonno per la diagnosi, il controllo e la sorveglianza delle connettiviti sistemiche e della sindrome da anticorpi, delle artriti, delle lesioni focali del fegato, delle malattie infiammatorie croniche dell’intestino, del piede diabetico, del dolore cronico e delle complicanze sopraggiunte a malattie cerebrovascolari. Come si richiede un Pac? La richiesta può essere fatta dal medico di medicina generale, da uno specialista o dal pediatria di base. Il referente sarà lo specialista che prende in carico il paziente, pianificando e coordinando il percorso di cura di cui ha bisogno. Tra le altre cose sarà compito del referente prescrivere sul ricettario regionale le prestazioni necessarie, gestire la documentazione clinica e scrivere la relazione finale del percorso di cura. “Il progetto è ambizioso e per questo sperimentale perché si pone l’obiettivo di spostare sul territorio prestazioni che oggi sono erogate esclusivamente in ambito ospedaliero – lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: sarà possibile utilizzando anche la rete delle Case della Salute che stiamo realizzando nella nostra regione. In questo modo stiamo portando la sanità vicina ai cittadini riducendo costi, tempi di attesa e i faticosi spostamenti da una struttura all’altra”.
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17 MAGGIO 2014: PRECISAZIONE SUL COMUNICATO STAMPA DAL SITO DELLA REGIONE LAZIO SUI TETTI DI SPESA PER LA DIALISI
In merito al comunicato stampa riportato dal sito della Regione Lazio, ci preme precisare che i tetti di spesa per la emodialisi nelle strutture ambulatoriali di fatto non ci sono mai stati. Mai ad un dializzato è stato detto che non veniva fatta la dialisi perché finito il badget, infatti nei precedenti decreti, c'è sempre stata la clausola di salvaguardia per i malati di "salvo conguaglio" riferito alle strutture private accreditate. Comunque leggeremo il documento. (il decreto 241 del 18 luglio 2014 )
SALUTE: VIA I LIMITI DI SPESA PER LE CURE DELLE MALATTIE GRAVI Da oggi le terapie salvavita, l’oncologia e la dialisi saranno tenute fuori dai limiti di spesa delle strutture sanitarie 16/05/2014 - La Regione elimina i limiti di spesa sulle malattie gravi. Una grande novità che riguarda le terapie salvavita, l’oncologia e la dialisi. Da oggi queste particolari tipologie di cure cure saranno tenute fuori dai limiti di spesa delle strutture sanitarie. Finisce quell'orribile e incivile situazione per cui alle persone in pericolo di vita si diceva 'Non si può perché il budget è finito'. Un altro passo avanti per assicurare ai cittadini una sanità più efficiente e degna di un Paese civile. |
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14 MAGGIO 2014 VITERBO: TRASPORTO DIALIZZATI DRAMMATICA DECISIONE DELLA COOPERATIVA SOCIALE CITTA’ APERTA
aggiornamento 4 luglio: la Cooperativa ha proceduto al licenziamento di alcuni autisti impiegati nel servizio. Ci sentiamo vicini e solidali a Kristiano Bonatesta Presidente della Cooperativa Sociale Città Aperta di Viterbo, attiva dal 1993, con mediamente oltre 80 lavoratori, che ci ha inviato una drammatica lettera spiegandoci le ragioni per le quali dal 1 giugno prossimo sarà costretto a chiedere alle persone trasportate da e per i centri dialisi della provincia una integrazione di 100 euro mensili al contributo previsto dalla DGR 1614/2001 per poter continuare il servizio. Amara la considerazione che facciamo nostra: "Sono certo che questa Associazione comprenda bene il disagio in cui versa oggi l'impresa Cooperativa (seria !) che, a fronte degli importanti impegni economici ricadenti su di essa verso il personale (regolarmente assunto ed inquadrato in base al CCNL di categoria) e verso il Fisco e l'Erario, si trova sempre più spesso contrapposta ad Associazioni di volontariato (o pseudo tali) nonché ad altri soggetti giuridici a dir poco "smaliziati" che operano nel settore (anche con le ambulanze) godendo dunque di benefici economici certamente maggiori!" Dopo le notizie provenienti da Rieti e Latina, ecco una Cooperativa Sociale che come altre società e cooperative, tenta di restare nelle regole, ma che senza l’approvazione dell’aggiornamento della DGR 1614/2001 è obbligata a prendere decisioni amare, che già in passato sono state prese da altre organizzazioni. Noi continuiamo a fare la nostra parte, che la Regione batta i mitici 3 colpi.
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aggiornamento 14 maggio ore 20.00
Campagna elettorale in ambulanza: interpellanza urgente del deputato Celeste Costantino chiesto l'intervento dei ministri Padoan e Alfano.
Il deputato Celeste Costantino e altri cinque suoi colleghi hanno chiesto l’intervento dei ministri Padoan e Alfano. Hanno evidenziato che la Regione Lazio prevede la possibilità di richiedere alla Asl di appartenenza i contributi per il viaggio dei dializzati. Un servizio fornito appunto anche dall’a onlus “Le ambulanze – attaccano i sei onorevoli - entrano ed escono dagli ospedali e da strutture sanitarie private più volte al giorno, trasportando numerosi pazienti, soprattutto anziani con pluripatologie. Ricordando quanto previsto dal decreto legislativo del 1997 sulle onlus, che devono “perseguire esclusivamente finalità di solidarietà sociale o comunque finalità inerenti a quelle di solidarietà sociale”, per Celeste e gli altri cinque sarebbe “evidente che la propaganda elettorale non rientra tra le attività”. Ai due ministri viene cosi chiesto di intervenire “con urgenza, “in relazione ad una situazione che appare in contrasto con quanto previsto dalla legge 460 del 1997 e che vede pazienti utenti del servizio di trasporto effettuare, di fatto, campagna elettorale per un candidato alle elezioni europee, indipendentemente dalla loro volontà”. Commento: al di la delle campagna elettorale, di sicuro non stiamo facendo una bella figura.
(Il testo dell'interpellanza dal sito della Camera dei Deputati )
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13 MAGGIO 2014 LATINA: TRASPORTO DA E PER I CENTRI DIALISI CON CAMPAGNA ELETTORALE ANNESSA.
La notizia arriva da 2 articoli pubblicati oggi. Il primo un articolo di redazione del quotidiano Latina Oggi, ripresa dalla pagina FB di Alessandro Cozzolino, consigliere comunale di Latina. La foto scattata a Borgo S. Michele, frazione di Latina non lascia dubbi. Sulla fiancata di un’ambulanza di una associazione onlus che effettua il servizio di trasporto da e per i centri dialisi del territorio, si vede in bella mostra la foto del Ministro degli Interni Angelino Alfano che abbraccia un candidato locale alle elezioni europee. D’obbligo i dubbi, riportati nell’articolo sulla responsabilità dell’iniziativa, che di certo, al di la di chi l’ha pensata è decisamente fuori da ogni regola elettorale. Sconsolato e condivisibile la conclusione dell’articolo “Pensare che certi signori si candidano per gestire la cosa pubblica. Fa venire i brividi.” Il secondo articolo arriva da una segnalazione di un lettore del Il Messaggero che pubblica la foto di un pulmino della stessa onlus, con lo stesso manifesto, scattata nel parcheggio dell'ospedale di Terracina. La stessa foto è stata ripresa dal sito h24notizie. Se ne sarà accorta la dirigenza della ASL? (L'articolo di Latina Oggi e de Il Messaggero )
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13 APRILE 2014: QUESTA MATTINA AD OSTIA L'ASSEMBLEA DELL'ASSOCIAZIONE. TERESA PETRANGOLINI: DIALISI NEL LAZIO: AGGIORNARE LA NORMATIVA REGIONALE PER I CONTRIBUTI ECONOMICI
La relazione dell'assemblea con i bilanci approvati
da www.teresapetrangolini.it Una proposta di delibera regionale per adeguare la normativa del Lazio sulla dialisi, rimasta ferma al 2001, e soprattutto adeguare i contributi economici per i malati all’attuale costo della vita e alle innovazioni mediche. Il testo, depositato dalla Commissione regionale di vigilanza sull’emodialisi e che comporta un incremento di spesa di circa due milioni di euro per la Regione, è stato presentato stamane a Ostia nel corso della assemblea generale dell”Associazione Malati di Reni Onlus’, guidata da Roberto Costanzi, alla presenza di medici, esperti ed esponenti del mondo politico come la consigliera regionale Teresa Petrangolini. La bozza di delibera vuole modificare la delibera di giunta regionale 1614 del 2001 alla luce di una serie di fattori, tra cui, in particolare, i cambiamenti nella tipologia e complessità della domanda assistenziale.
Inoltre, ha spiegato Costanzi, “servono maggiori controlli da parte delle Asl nei confronti delle associazioni prima che vengano erogati i fondi”. Stando alla proposta di delibera i contributi versati al malato per coprire le spese legate alla dialisi dovrebbero aumentare. Oggi, per esempio, un malato in carrozzina, che quindi ha bisogno di un mezzo attrezzato per andare a sottoporsi alla dialisi, riceve dalla Regione una quota pari a 1/5 del costo della benzina più 10,34 euro per seduta. Con la nuova norma invece riceverebbe 25 euro a seduta di contributo. Inoltre si prevede una riduzione della spesa per i servizi di trasporto da e per i centri dialisi con autolettiga e si propone il servizio di trasporto individuale con il contributo di 50,00 più 1/5 del costo della benzina. La proposta, inoltre prevede tra l’altro per i familiari che accompagnano l’assistito l’incremento dei chilometri da casa al centro dialisi da 10 a 15 per richiedere il contributo per i 4 viaggi e la possibilità per i Comuni di usufruire del contributo previsto al fine di dare la possibilità di realizzare i trasporti nell’ambito dei servizi sociali. Infine si adeguano i contributi per la dialisi domiciliare al 2014. Il tutto dovrebbe comportare un aumento dei costi per la Regione di circa 2 milioni di euro. Rispetto al 2001, spiega ancora Costanzi, è aumentato il costo della vita, ma soprattutto è cambiato lo scenario dal punto di vista dell’innovazione clinica: “Oggi – afferma – i dializzati anche molto anziani vivono abbastanza bene per qualche anno, ma hanno bisogno di essere accompagnati a fare la dialisi. L’aumento di 2 milioni rispetto ai 5 circa che si spendono oggi può sembrare grande, ma va considerato che dal 2001 a oggi sono passati 13 anni e le cifre non sono mai state aggiornate”. “I recenti fatti accaduti a Rieti, riportati dalla stampa, circa una presunta truffa sul servizio di trasporto da e per i centri dialisi ci impone quale amministrazione regionale una riflessione su quanto da anni denunciato dalle associazioni dei malati in dialisi”. Ad affermarlo la consigliera regionale del Lazio Teresa Petrangolini nel corso dell’assemblea generale dell’associazione malati di reni che si svolge oggi ad Ostia. “L’Associazione Malati di Reni e l’Aned – ricorda – già dal 2009 nell’ambito della Commissione regionale di vigilanza sull’emodialisi proposero una revisione della attuale normativa ancora in vigore, ovvero la delibera di giunta regionale 1614 del 2001. La nuova Commissione insediata nei mesi scorsi, tra i primi atti formali, ha ribadito la necessità di aggiornare la delibera, sia negli importi dei contributi alle persone, fermi al 2001, sia nella parte delle regole affinché le organizzazioni che effettuano questi trasporti possano essere preventivamente controllate dalle Asl. Dal 2001 a oggi con il miglioramento delle tecniche dialitiche molte più persone anziane con pluripatologie e non autosufficienti possono vivere in terapia dialitica per un periodo considerevole – aggiunge Petrangolini – e ciò ha creato la necessità di organizzare servizi sociosanitari per portare queste persone nei centri di emodialisi ambulatoriali 3 volte la settimana. Oggi sono in trattamento circa 4.600 persone, e di queste oltre la metà ha un grado di autonomia ridotto e necessitano di essere accompagnati. Circa 2.000 viaggiano con i servizi di pulmini collettivi sia organizzati dalle Asl con gare d’appalto (circa 500) sia con organizzazioni scelte dalle persone stesse (circa 1.500), inoltre almeno 125 (il 5%) necessitano per le loro condizioni di essere accompagnate con ambulanza. Altro capitolo riguarda la dialisi domiciliare nelle sue varie forme, che nel Lazio viene utilizzata da meno del 10% dei malati in trattamento – conclude – la Commissione emodialisi ha ribadito che l’intera normativa in materia va rivisitata per favorire lo sviluppo della tecnica, che oltre a produrre risparmio di spesa consente una qualità di vita migliore”.
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7 APRILE 2014 ITALIA: FRONTIERE UE APERTE, ENTRATA IN VIGORE LA SCHENGEN SULLA SANITA’. LA DIRETTIVA NON SI APPLICA AI TRAPIANTI PER I QUALI RESTANO IN VIGORE LE NORMATIVE DEI SINGOLI STATI
E' in vigore da sabato, per gli italiani, la Schengen della Sanità, ovvero la possibilità di curarsi in altri paesi dell'Unione Europea, come previsto dalla direttiva 2011/24. Entra, infatti, in vigore il Decreto legislativo n. 38 del 4 marzo 2014, che prevede il rimborso delle prestazioni ricevute oltrefrontiera, ma solo se previste nei Livelli essenziali di assistenza. I rimborsi arriveranno solo dopo aver anticipato di propria tasca la spesa ed escludono trapianti e cure per le cronicità, oltre a vitto, alloggio e spostamento. Già criticato il complesso iter burocratico previsto che di fatto serve a scoraggiare il ricorso alle cure all’estero. A breve dovrebbe anche essere attivato, sul sito internet del Ministero della Salute, il Contact point nazionale, nell'area "Cure nell'Unione Europea". Il Punto di contatto nazionale, in inglese e italiano, dovrebbe informare i cittadini, italiani che vanno all'estero o viceversa, sulle modalità per usufruire delle cure transfrontaliere, ma anche su quali siano le strutture sanitarie europee dove sarà possibile farlo. La direttiva, come specificato nell’articolo 1) paragrafo 3) punto b), non si applica “all’assegnazione e all’accesso agli organi ai fini dei trapianti d’organo”, per i quali restano in vigore le normative nazionali sulla possibilità di iscriversi in liste di attesa di paesi UE. Per gli italiani resta in vigore il decreto del 31 marzo 2008 che è possibile leggere nella pagina dedicata del nostro sito.
(Il testo del decreto 38/2014 )
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19 MARZO 2014 LA CONFERENZA STATO REGIONI DA IL VIA LIBERA AL FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO, PREVISTA LA REGISTRAZIONE DEL CONSENSO O DINIEGO ALLA DONAZIONE DEGLI ORGANI E TESSUTI
Il 13 marzo scorso la Conferenza Stato Regioni ha approvato lo schema di Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri concernente il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), previsto dalla legge 221 del 17 dicembre 2012. "Il FSE ha come obiettivo il fornire ai medici una visione globale e unificata dello stato di salute dei singoli cittadini, e rappresenta il punto di aggregazione e di condivisione delle informazioni e dei documenti clinici afferenti al cittadino, generati dai vari attori del Sistema Sanitario. Esso contiene eventi sanitari e documenti di sintesi, organizzati secondo una struttura gerarchica paziente-centrica, che permette la navigazione fra i documenti clinici in modalità differenti a seconda del tipo di indagine." Oltre a dare maggiori informazioni e tracciabilità degli eventi sanitari del cittadino, il FSE produrrà risparmi di spesa. All’articolo 3, comma 2, punto g: si prevede che venga registrato il consenso o il diniego alla donazione degli organi e tessuti. Quando il FSE verrà realizzato, si creerà un ulteriore momento istituzionale, oltre quello appena adottato con il rinnovo della Carta di Identità presso i comuni, per dare la possibilità ai cittadini di esprimersi sulla donazione degli organi e tessuti.
(Il testo del decreto approvato )
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12 MARZO 2014: RIETI TRUFFA AL SISTEMA SANITARIO SUL TRASPORTO DEI DIALIZZATI: ARRESTATI MEDICO E COLLABORATORE Da: http://www.rietilife.it/ Pubblicato mercoledì, 12 marzo 2014 alle 12:14 Pubblichiamo questa notizia senza commento, ma con la consapevolezza che l'Associazione Malati di Reni sta facendo tutto il possibile per far si che la normativa regionale venga aggiornata. L'intervento lodevole della Guardia di Finanza, di fatto certifica il silenzio dell'amministrazione regionale. Roberto Costanzi
Lucravano sul trasporto dei dializzati, truffando il Sistema Sanitario Nazionale ed esponendo gli ignari pazienti anche a rischi. È ciò che hanno appurato gli uomini della Guardia di Finanza di Rieti, che hanno eseguito due ordini di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti di un medico titolare di una società di trasporto di pazienti dializzati (con sede a Rieti) e di un suo stretto collaboratore e dipendente della società stessa. Gli arresti arrivano dopo tre anni di attività investigativa della Guardia di Finanza reatina. La ditta utilizzava, anziché le ambulanze, delle semplici auto per il trasporto dei dializzati al De Lellis, richiedendo poi il rimborso al Ssn come se avesse utilizzato sempre l’ambulanza. Attività illecita che ha fruttato circa 100mila euro. LA TRUFFA L’accusa per i due arrestati è di truffa aggrava al Sistema Sanitario Nazionale. Sostanzialmente la società, anziché utilizzare le autoambulanze, usava automobili (spesso anche dei dipendenti, di cui veniva annotata la sigla per eventuali “rimborsi”): ciò ovviamente, fruttava un rimborso maggiore nelle casse della ditta da parte del Ssn. I due arrestati, secondo quanto ha riferito la Finanza (che ha filmato anche l’utilizzo delle auto al posto delle ambulanze), oltre all’utilizzo di un altro mezzo rispetto a quello indicato nelle richieste di rimborso, facevano risultare anche chilometraggi maggiori rispetto all’effettivo. La truffa, poi, passava tramite la delega che i responsabili facevano firmare agli ignari pazienti: con essa, anziché richiedere personalmente i soldi del trasporto, i dializzati delegavano proprio la ditta alla riscossione: in questa maniera la ditta evitava problemi che avrebbero potuto scoperchiare la truffa. La firma sulla delega veniva chiesta subito dopo la dialisi. I NUMERI La Finanza reatina ha conteggiato circa 4050 trasporti in tre anni effettuati in maniera truffaldina: le forze dell’ordine hanno stimato per un paziente medio (13 trasporti al mese) una spesa di circa 1300 euro mensili a carico del Ssn per tutti i trasporti (che per il sistema sanitario sarebbero dovuti esser effettuati in ambulanza, adeguatamente attrezzata). Una sottrazione di oltre 430 euro al mese (per paziente), che esponeva i dializzati anche a rischi: non essendo trasportati con ambulanze (richieste per questo tipo di pazienti dalla prescrizione medica), qualora avessero avuto un problema, non avrebbero avuto adeguato supporto essendo in una semplice automobile. La truffa è stata individuata a seguito di un accertamento fiscale, nel quale i finanzieri reatini hanno posto l’attenzione sui documenti di viaggio. L’attività messa a segno dalla Guardia di Finanza reatina, e spiegata dal Comandante Cosimo D’Elia e dal Capitano Giuseppe Froio, rientra nel monitoraggio della spesa pubblica: “Qui però non si tratta di uno spreco – ha spiegato il Comandante – ma di una vera e propria truffa, per di più aggravata”. D’Elia e Froio, oltre ai 100mila euro della truffa, hanno inoltre spiegato che a livello amministrativo sono stati recuperati circa 40mila euro derivanti dal recupero iva e dagli otto lavoratori in nero trovati in forza all’azienda di trasporto infermi. È stato disposto il sequestro preventivo dei soldi provento della truffa, compresi quelli relativi alla vendita di un immobile ad una terza persona. (Redazione)
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18 FEBBRAIO 2014 CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO VII COMMISSIONE POLITICHE SOCIALI E SALUTE AUDIZIONE DELL’ASSOCIAZIONE MALATI DI RENI
“La commissione Politiche sociali e Salute, presieduta da Gianfranco Zambelli, ha tenuto tre audizioni sulla proposta di legge n. 88 del 16 ottobre 2013: "Sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali della Regione Lazio", di iniziativa della Giunta. L'Associazione Malati di Reni Onlus ha posto l'attenzione sulla corretta definizione del termine "volontariato" all'interno del testo normativo, chiedendo che si prevedano controlli più stringenti sulla documentazione fiscale e contributiva delle organizzazioni no profit coinvolte a vario titolo nell'erogazione di servizi sociosanitari per conto della pubblica amministrazione.” Questo è quanto è stato riportato sul sito del Consiglio Regionale, che ha colto nel pieno il significato del nostro documento presentato da Roberto Costanzi e Pino Lanzetta durante l’audizione. Nello stesso documento abbiamo riportato i problemi socio sanitari che ci riguardano, con particolare riferimento ai servizi di trasporto da e per i centri dialisi, per i quali La Commissione Regionale di Vigilanza sull’Emodialisi, nei giorni scorsi con un documento ha ribadito la necessità di rivedere la delibera 1614/2001. Abbiamo chiesto alla commissione Politiche Sociali di farsi portavoce presso la Giunta Regionale per la definizione della norma. (il testo depositato in commissione ) (la proposta di legge regionale in discussione )
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22 GENNAIO 2014: SENATO COMMISSIONE LAVORO: SI DEL GOVERNO PER MAGGIORI TUTELE AI LAVORATORI DIALIZZATI
Il problema di mantenere il lavoro e la dialisi è oramai datato. Ci auguriamo che questa volta il lavoro della Senatrice Donatella Mattesini, che ha presentato una interrogazione al Senato possa portare a dei risultati legislativi. Infatti il Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Cecilia Guerra, a nome del governo, ha risposto in favore dei lavoratori dializzati per un ulteriore riconoscimento delle tutele rispetto al quadro normativo vigente, materia su cui si è espressa favorevolmente anche Corte Costituzionale chiamata a un parere dal Tribunale di Arezzo". "Allo stato attuale - sottolinea la senatrice Mattesini nella sua interrogazione - non sussiste per tali lavoratori una specifica disciplina che li differenzi dalla generalità dei lavoratori in condizione di incapacità temporanea al lavoro per malattia. Ne consegue che nei confronti del lavoratore sottoposto a dialisi trova applicazione la disciplina generale che stabilisce un tetto massimo di giornate “indennizzabili” pari a 180 giorni nell'anno solare". Nella risposta del vice ministro Guerra, per completezza si legge che "La Corte Costituzionale ha precisato che il riconoscimento di ulteriori tutele al dializzato non può prescindere dal necessario bilanciamento tra l'esigenza di tutela della salute del lavoratore e quella di garanzia economica dell'imprenditore, nonché dal limite delle risorse disponibili in caso di concorso pubblico al finanziamento del trattamento indennitario". "E' quindi importante - sottoliena la senatrice Mattesini - "Ora che si è avuto il riconoscimento, anche da parte del governo, della necessità e dell'urgenza di garantire le tutele dei lavoratori dializzati, si tratta di accelerare perché l'intervento normativo giunga al più presto, e su questo la nostra attenzione sarà massima". (il testo dell'interrogazione con la risposta )
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20 GENNAIO 2014: LE CHIUSURE DELLE NEFROLOGIE E DIALISI DI ROMA NELL'INCHIESTA DEL SETTIMANALE L'ESPRESSO SULLA SANITA' IN ITALIA
Una intera pagina de L'Espresso n. 3/2014 dedicata alle vicende della nefrologia e dialisi di Roma. Una approfondita indagine sulla sanità italiana, gli effetti dei tagli. Ma la realtà nel frattempo è andata avanti, dall'inchiesta alla pubblicazione altri servizi sono stati ridotti.
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