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29 DICEMBRE 2018
REGIONE LAZIO: SOSTEGNO AI MALATI ONCOLOGICI, IN
ATTESA DI TRAPIANTO D'ORGANO, DI MIDOLLO E
TRAPIANTATI, IN DIFFICOLTA' ECONOMICHE, ORA LA GIUNTA REGIONALE ENTRO 60 GIORNI
DEVE RENDERE OPERATIVA LA LEGGE
Con la legge
regionale 28 dicembre 2018, n. 13 “Legge di
Stabilità regionale 2019”, pubblicata sul Bollettino
Ufficiale della Regione Lazio n. 105 Supplemento n.
1 del 29 dicembre 2018. E’ stata approvata la
proposta presentata con emendamento alla manovra di
Bilancio dai consiglieri regionali Loreto Marcelli e
Sergio Pirozzi sull'istituzione di un fondo di
sussidio per malati oncologici e trapiantati.
La Regione assicura il
sostegno ai cittadini residenti affetti da patologie
oncologiche ed ai pazienti in lista di attesa per
trapianto di organi solidi o di midollo attraverso
sussidi concessi per il tramite delle aziende
sanitarie locali, sulla base di specifica
certificazione medica e previa presentazione della
documentazione richiesta.
E’ istituito un apposito fondo
pari a euro 100.000,00 per l’anno 2019 a cui possono
accedere i:
a) pazienti affetti da
patologie oncologiche che necessitano di trattamenti
medici, clinici, di laboratorio, chirurgici e
radioterapici presso strutture sanitarie regionali,
le cui patologie sono certificate dai responsabili
dei centri di riferimento oncologici o di strutture
a valenza regionale o da altro dirigente sanitario
da essi delegato;
b) pazienti in lista di attesa
per trapianto di organi solidi o di midollo, che si
sottopongono a tipizzazioni tissutali, a trapianti,
a controlli periodici ed a interventi e ricoveri
conseguenti ad eventuali complicanze.
Hanno priorità di accesso al
fondo i soggetti non hanno alcun reddito o hanno
perso il proprio posto di lavoro o, in ultimo, hanno
terminato il periodo di malattia retribuito
riconosciuto dal contratto collettivo nazionale di
lavoro (CCNL) ed hanno dovuto ricorrere al periodo
di aspettativa non retribuita.
Con deliberazione della Giunta
regionale, da adottarsi entro sessanta giorni dalla
data di entrata in vigore della presente legge, sono
disciplinati:
a) la presentazione delle
richieste di accesso al fondo;
b) le modalità di erogazione
del contributo;
c) eventuali ulteriori
requisiti nonché i criteri prioritari di accesso al
fondo;
d) le cause di esclusione e di
decadenza dal contributo.
La Giunta regionale, con
decorrenza dal 2020 sulla base dei dati forniti
dalle ASL della Regione, presenta alla commissione
consiliare competente, entro il 30 settembre di ogni
anno, una relazione concernente:
a) il numero delle richieste
non ammesse a contributo e le motivazioni
dell’esclusione;
b) il numero delle richieste
ammesse a contributo;
c) l’andamento dei flussi
migratori verso strutture sanitarie extraregionali.
Il testo della legge
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24 DICEMBRE 2018
DECRETO DEL COMMISSARIO AD ACTA 511
Recepimento "Accordo, ai sensi
del punto 2, comma 1, lettera b), e 4 comma 1, del
decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il
Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento
e Bolzano sul documento recante "Programma Nazionale
Donazioni di Organi 2018-2020" (in vigore)
http://www.malatidireni.it/filesito/testi/leggiacrobat/2018_decreto_commissario_511.pdf
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DICEMBRE 2018 REGIONE LAZIO CIRCOLARE 0763297 del 30
novembre2018
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centri
prescrittori del medicinale octreotide per ADPKD (Rene
Policistico Autosomico Dominante)
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29
SETTEMBRE 2018
PRESENTATO IL RRDL
REGISTRO REGIONALE DIALISI LAZIO
con i dati relativi al 31
dicembre 2017. Una panoramica sulla Nefrologia
Dialisi e Trapianto della regione, dai dati
trasmessi dai centri
nel
link
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17 MAGGIO 2018:
ASL RM 4 CAPENA INAUGURATO IL RISTRUTTURATO CENTRO
EMODIALISI CHIUSO NEL 2015
Inaugurato
oggi dall'Assessore regionale alla sanità Dr.
Alessio D'Amato, il Direttore generale della ASL Dr.
Giuseppe Quintavalle, il sindaco di Capena Dr.
Roberto Barbetti il ristrutturato con 8 +1
contumaciale posti dialisi il centro emodialisi del
poliambulatorio di Capena in via Tiberina km.
16,200, Unità di Dialisi Decentrata dell’ospedale S.
Paolo di Civitavecchia, diretta dal Dr. Moreno
Malaguti. il centro che verrà diretto dal dr. Fulvio
Marrocco con 8 posti +2 HBsAg ospitava 50 persone in trattamento fu chiuso
improvvisamente il 5 luglio 2015 con vaghe promesse
di riapertura, da allora la volontà delle persone in
terapia sostenute dall’associazione Malati di Reni
ha fatto sì che il centro non finisse nel
dimenticatoio.
Dopo numerose riunioni in
Comune, ASL e Regione con proposte e mancate
promesse il 19 febbraio 2016 a pazienza terminata si
è tenuto un Sit davanti al centro dialisi che di
fatto ha rimesso in moto la macchina amministrativa
regionale, infatti con delibera di Giunta Regionale
n 146 del 5 aprile 2016 furono finanziati 300.000
euro per la ristrutturazione e con decreto del
Commissario ad Acta 22 aprile 2016 n. 130 la ASL fu
autorizzata all'assunzione in deroga al blocco del
turn over di 6 medici nefrologi.
Da un comunicato stampa della
ASL leggiamo i lavori eseguiti “la Riattivazione
della Dialisi Decentrata nella sua nuova
ambientazione e organizzazione che risponde alle più
moderne necessità di assicurare un elevato livello
di qualità delle cure e appropriatezza terapeutica.
I lavori di restyling sono stati svolti in maniera
approfondita, per arginare in modo definitivo ed
efficace l’umidità presente nel sottosuolo ove è
costruito il complesso, data dalla vicinanza del
fiume. Si è dunque svolta una intera bonifica dei
locali e dell’umidità risalente dai muri, oltre
all’adeguamento degli impianti e ristrutturazione
degli spazi, all’adeguamento delle tecniche di
prevenzione incendi e impianto di condizionamento
dedicato. Si è proceduto al completo rifacimento
degli impianti elettrici”.
L’inaugurazione la prossima
riapertura del centro con 2 turni giornalieri
cicatrizza una ferita e ci auguriamo che non resti
un atto isolato della amministrazione regionale, ma
l’inizio di una revisione delle decisioni prese
negli ultimi anni che di fatto hanno depotenziato la
nefrologia pubblica.
Ulteriori informazioni per
accede al centro dialisi, anche per periodi di
vacanza telefono 0766501801
nefrologia.f1@aslrmf.it
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10 MARZO 2018
Decreto
1 febbraio 2018 Modifica dell’articolo 3 del decreto
2 agosto 2002, recante: «Criteri e modalità per la
certificazione della idoneita' degli organi
prelevati al trapianto, ovvero l'utilizzo di organi
provenienti da donatori HIV su riceventi HIV».
Leggi
tutto con le copie dei documenti
dal sito del Forum Nazionale
http://www.forumtrapiantitalia.it
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8 MARZO 2018 VELLETRI
CASA DI CURA MADONNA DELLE GRAZIE GIORNATA MONDIALE
DEL RENE
Velletri presso la casa di cura
Madonna delle Grazie con il dottor. Pietro Sgretola
per la giornata mondiale del rene quest'anno
dedicato alla salute delle donne. Visite gratuite
alle donne distribuzione degli opuscoli informativi,
colloqui riservati con il medico e tante mimose.
Grazie agli infermieri Sarà, Eleonora, Carlotta e
Damiano che hanno gestito il tavolo.
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1 MARZO 2018 ASL
ROMA 3 CENTRO DIALISI CPO OSTIA, CONSEGNATI I
TELEVISORI ACQUISTATI SU INIZIATIVA
DELL'ASSOCIAZIONE
Piccola cerimonia di
consegna questa mattina dei 13 televisori per il
centro dialisi del CPO Unità di Dialisi Decentrata
della nefrologia dell’ospedale Grassi diretta dal
Dottor. Massimo Morosetti, realizzato nei mesi
scorsi in tempi record per internalizzare il centro
Pubblico/Privato che è stato chiuso. L’acquisto dei
televisori ci era sembrata una questione che,
considerati gli eventi non potevamo chiedere alla
ASL. Come già fatto al centro dialisi del Grassi,
abbiamo chiesto a tutti gli assistiti di partecipare
alla spesa per l’acquisto, anche con una quota
simbolica di partecipazione e il mancante lo abbiamo
richiesto alla case farmaceutiche. Alla fine, con
soddisfazione, possiamo dire che la quota di
partecipazione ha reso il 50” del costo, la casa
farmaceutica AMGEN ha contribuito per il resto, alla
rendicontazione i soldi sono avanzati e sono stati
rimessi a disposizione del centro dialisi. Presente
il direttore amministrativo Paolo Farfusola che ci
ha sostenuto nell’iniziativa.
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21 FEBBRAIO 2018 LA REGIONE LAZIO RECEPISCE IL PIANO
NAZIONALE DELLE CRONICITA' MA NON SI SA CHI CI STA LAVORANDO!
E APPARE RIDUTTIVO IL RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI!
Con il Decreto del Commissario ad Acta 46 dell’8
febbraio la Regione Lazio ha recepito il Piano
Nazionale delle Cronicità. Bene per averlo recepito,
ma alcune perplessità vi sono, 2 nel particolare.
Nel decreto si fa riferimento alla costituzione
presso la Direzione Salute e Politiche Sociali della
Regione Lazio di Gruppi di lavoro e Tavoli tecnici
ed avviate varie attività sulle tematiche della
cronicità, riferite alle patologie croniche tra le
quali le Malattie renali croniche e insufficienza
renale in età adulta e pediatrica. Non è scritto
però chi ne fa parte!!!!!!
(decreto
46/2018)
(Piano Nazionale delle Cronicità)
La seconda perplessità è sul ruolo riduttivo delle
associazioni, per questo riportiamo la nota di Elio
Rosati Coordinatore del CRAMC Lazio (Coordinamento
delle associazioni dei malati cronici e rari).
Nota sul recepimento della Regione Lazio del Piano
Nazionale Cronicità. Roma 21 febbraio 2018
CITTADINANZATTIVA LAZIO·21 FEBBRAIO 2018
Il Coordinamento delle associazioni dei malati
cronici e rari (CRAMC Lazio) promosso da
Cittadinanzattiva Lazio e di cui fanno parte a
oggi le seguenti associazioni e federazioni:
Associazione italiana pazienti BPCO Onlus
AIC Lazio (Associazione Italiana celiachia)
Azione Parkinson
AIL Lazio (Associazione Italiana contro la
leucemia-linfomi e i mielomi)
Associazione malati di reni
ASBI (Associazione Italiana Spina Bifida)
FAIS (Federazione Associazioni Incontinenti e
Stomizzati)
Bianco Airone pazienti Onlus
AISC Lazio (Associazione Italiana Scompensati
Cardiaci) Alice Lazio
ASMARA (Sclerodermia e altre malattie rare
“Elisabetta Giuffrè”)
ALMAR Lazio (Associazione Lazio Malati reumatici)
A.L.I.Ce. ( Associazione per la lotta all'ictus
Cerebrale) onlus - Regione Lazio
A.P.E. Onlus - Associazione Progetto
Endometriosi Onlus
Esprime soddisfazione per il recepimento del Piano
Nazionale Cronicità contenuto nel Decreto del
Commissario ad Acta 8 febbraio 2018, n. U00046
"Piano Nazionale della Cronicita'" di cui
all'articolo 5, comma 21 dell'Intesa n. 62/CSR del
10 luglio 2014 concernente il nuovo Patto per la
Salute per gli anni 2014 -2016. Recepimento ed
istituzione del Gruppo di lavoro regionale di
coordinamento e monitoraggio.
Ma allo stesso tempo rileva con viva perplessità la
parte del Decreto in cui le associazioni dei
pazienti e le associazioni di tutela dei diritti dei
cittadini verrebbero chiamate a far parte del Gruppo
di lavoro: "Il Gruppo di Lavoro potrà avvalersi, di
volta in volta, della collaborazione di ulteriori
esperti in materia per la trattazione di argomenti
specifici, nonché di rappresentanti delle
Associazioni dei malati cronici e delle Associazioni
dei pazienti. "
Tale modalità appare non allineata a quanto prevede
il Piano Nazionale Cronicità circa la centralità
dell'intervento delle associazioni di cui sopra (in
particolare pagine 84-85-86) e rileva come la
partecipazione a tali istituti sia fondamentale e
non può ridursi alla "chiamata" di volta in volta.
Comprendiamo che la materia sia complessa.
E che ancora più complesso sia il tema della
"rappresentanza".
Ma riteniamo che procedere con la frammentazione dei
contributi non sia la via giusta per dare
effettività a strumenti di governo socio-sanitario
come il Piano delle Cronicità.
Auspichiamo pertanto che la Regione modifichi tale
parte immediatamente.
Il tema della rappresentanza non può essere ostacolo
alla partecipazione effettiva dei percorsi di
governo.
Si deve avviare una stagione dove la rilevanza degli
interessi, anche da parte di realtà numericamente
esigue o ridotte, deve essere garantita.
Come Coordinamento regionale delle associazioni dei
malati cronici e rari pertanto non chiediamo "posti"
ma che venga affrontato il tema della rilevanza
delle patologie in modo uniforme; che le questioni
legate alla cronicità siano oggetto di interventi
strutturali e non episodici, che le organizzazioni
dei malati cronici e rari siano stabilmente e a
tutti gli effetti inseriti con loro rappresentanti
nei gruppi di lavoro regionali.
La Regione Lazio deve affrontare con coraggio il
tema delle cronicità quali elemento di opportunità
per servizi quanto più personalizzati e vicini alle
persone.
Le organizzazioni civiche del CRAMC Lazio sono
pronte a collaborare ma con modalità e forme
rispettose dei contributi di tutti i soggetti
operanti quotidianamente nelle realtà della nostra
regione.
Elio Rosati
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20 FEBBRAIO 2018:
REGIONE LAZIO DOPO OLTRE 10 ANNI RIPARTONO GLI AVVISI PUBBLICI DI DIRETTORE DI
UNITA' OPERATIVA COMPLESSA, I "PRIMARI" TRA I QUALI
2 DI NEFROLOGIA E DIALISI.
Con il Decreto del Commissario ad Acta 30 gennaio
2018, n. U00028 “Autorizzazione all'indizione,
pubblicazione ed espletamento di avviso pubblico, ai
sensi del D.P.R. n. 484/1997 per il conferimento di
incarichi di Direttore di Struttura Complessa in
Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Regionale
anno 2018.” Si attiva la procedura per 60 “Primari”
in tutta la Regione Lazio, tra questi 2 di
Nefrologia - San Camillo Forlanini Nefrologia,
Dialisi e Trapianto di Rene; ASL Frosinone
Nefrologia e Dialisi presidio ospedaliero
Sora/Cassino.
Sono le singole ASL e Aziende Ospedaliere ad aver
richiesto l’autorizzazione per gli avvisi, ci
auguriamo che vengano presto espletati.
(Il Decreto 28 2018
)
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09 FEBBRAIO 2018: NASCE A ROMA IL
COORDINAMENTO REGIONALE DELLE ASSOCIAZIONI DEI
MALATI
CRONICI E RARI
Lo
scorso 30 gennaio a Roma è stato costituito il
Coordinamento Regionale delle Associazioni dei
malati cronici e Rari del Lazio (CRAMC Lazio), del
quale l’Associazione Malati di Reni fa parte,
promosso da Cittadinanzattiva Lazio. Il CnAMC è una
rete di Cittadinanzattiva, istituita nel 1996, che
rappresenta un esempio di alleanza trasversale tra
Associazioni e Federazioni di persone affette da
patologie croniche e rare, per la tutela dei propri
diritti.
Tra gli obiettivi delle associazioni del Lazio che
compongono il Coordinamento quello della costruzione
del Piano regionale delle cronicità.
Continua a leggere dal sito di Cittadinanzattiva
http://www.lazio.cittadinanzattiva.it/cramc-lazio.html
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24 gennaio 2018
Il decreto di nomina e' arrivato in ritardo, ma
finalmente ci siamo: la Cabina di regia prevista dal
Piano nazionale cronicita' si e' insediata Per le
Associazioni per la tutela dei malati partecipa
Tonino Aceti Coordinatore nazionale delle
associazioni dei malati cronici di Cittadinanzattiva.
Leggi tutto con le copie dei
documenti
dal sito del Forum Nazionale
http://www.forumtrapiantitalia.it
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24 gennaio 2018
Conferenza Stato Regioni Parere, ai sensi dello
articolo 2, comma 4, del decreto legislativo 28
agosto 1997, n. 281, sullo schema di decreto del
Ministro della salute recante Modifica dello
articolo 3 del decreto del Ministro della salute 2
agosto 2002 concernente criteri e modalita' per la
certificazione della idoneita' degli organi
prelevati al trapianto (articolo 14, comma 5, legge
1?aprile 1999, n. 91).
Leggi tutto con le copie dei
documenti
dal sito del Forum Nazionale
http://www.forumtrapiantitalia.it
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24 gennaio 2018
Conferenza Stato Regioni Accordo, ai sensi dello
articolo 4, comma 1, del decreto legislativo 28
agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le
Province autonome di Trento e Bolzano sul documento
recante Requisiti minimi strutturali, tecnologici e
organizzativi delle strutture sanitarie per lo
svolgimento delle attivita' di trapianto di organi
solidi da donatore cadavere. Criteri e procedure per
l'autorizzazione e accreditamento delle strutture
sanitarie, singole o afferenti ad un programma
regionale di trapianto, comprese le attivita' di
trapianto pediatrico. Volumi minimi di attivita' e
degli standard di qualita' delle strutture
autorizzate.
Leggi tutto con le copie dei
documenti
dal sito del Forum Nazionale
http://www.forumtrapiantitalia.it
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24 gennaio 2018
Conferenza Stato Regioni Accordo, ai sensi dello
articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997,
n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province
autonome di Trento e Bolzano sul documento recante
Protocollo per la valutazione di idoneita' del
donatore di organi solidi.
Leggi tutto con le copie dei
documenti
dal sito del Forum Nazionale
http://www.forumtrapiantitalia.it
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19 GENNAIO 2018:
ELIMINARE L’EPATITE C DAI CENTRI DIALISI DEL LAZIO
ENTRO IL 2018
Ieri si è svolto un incontro programmatico presso il
Policlinico Tor Vergata tra il Segretario
dell’Associazione Malati di Reni onlus. Roberto
Costanzi ed il Prof. Mario Angelico, docente di
Gastroenterologia dell’Università Tor Vergata e
promotore del GLEN (Gruppo Laziale di
Epato-Nefrologico), gruppo costituito tra nefrologi
ed epatologi con l’obiettivo curare i pazienti
nefropatici in dialisi nei centri della Regione.
L’incontro è stato l’occasione per mettere a fuoco
le possibili strategie per raggiungere ottenere al
più presto l’eradicazione dell’infezione da Epatite
C nei Centri di dialisi del Lazio, prospettiva che
appare oggi del tutto realistica, a condizione che
si prenda piena consapevolezza, a tutti i livelli,
della straordinaria opportunità rappresentata dalla
disponibilità e prescrivibilità dei nuovi potenti
antivirali diretti (DAA), efficaci su tutti i
genotipi virali.
Come è noto, l’epatite C ha rappresentato una vera e
propria piaga socio-sanitaria, che ha colpito
centinaia di migliaia di pazienti, e tale è ancora
anche nella realtà della maggior parte dei centri di
dialisi. E’ ampiamente dimostrato che l’infezione da
HCV condiziona in modo sfavorevole la qualità di
vita e la sopravvivenza dei pazienti in emodialisi e
dei trapiantati di rene ed a sua volta favorisce
l’insorgenza stessa di insufficienza renale. Oggi,
la disponibilità di DAA di terza generazione
consente di eradicare tutti i casi di infezione da
HCV, sia nel paziente in emodialisi che trapiantato
di rene, con cicli terapeutici di poche settimane,
virtualmente privi di effetti collaterali. Non vi
sono quindi più remore, né motivi validi per non
considerare per il trattamento antivirale ogni
paziente nefropatico che ne abbia bisogno.
Nell’incontro odierno sono state tracciate le
strategie per diffondere questa importante
informazione nel mondo nefrologico, e poter
rapidamente avviare, attraverso il coinvolgimento di
tutti gli stakeholders (Regione, centri dialisi,
medici specialisti, associazioni pazienti, società
scientifiche, organi di stampa, etc) iniziative
utili ad identificare i pazienti nefropatici
HCV-infetti del Lazio ed avviarli al trattamento con
DAA, con l’obiettivo di eliminare l’infezione nei
centri dialisi entro la fine dell’anno corrente.
Elenco dei
centri prescrittori del Lazio dal sito di EPAC
https://www.epatitec.info/terapie/centri-cura-nuovi-antivirali/lazio
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10 GENNAIO 2018:
LATINA EMODIALISI CONTRAE L'EPATITE C. SENTENZA CONDANNA IL
MINISTERO DELLA SALUTE AL RISARCIMENTO DEL PAZIENTE
Ha contratto l’epatite C durate un trattamento di
dialisi in ospedale a Latina: è stato riconosciuto
un indennizzo a vita di circa 800 euro ad 68enne di
Sabaudia. Questa la decisione del Tribunale di
Latina con la sentenza di oggi con cui ha condannato
il Ministero della Salute a pagare dall'aprile 2013
un assegno mensile di poco meno di 800 euro all'uomo
di Sabaudia per tutta la vita.
A ricostruire quanto accaduto è l’avvocato Renato
Mattarelli a cui il paziente si era rivolto per la
tutela dei proprio diritti. Tutto è iniziato nel
novembre del 2011 quando l’uomo, allora 61enne, a
causa di uno scompenso renale "era entrato in
dialisi presso l'ospedale Santa Maria Goretti di
Latina ed aveva affettuato anche qualche seduta
dialitica presso un centro convenzionato del
capoluogo pontino. Al momento dell'inizio della
terapia - spiega il legale - era stato sottoposto ai
controlli virali di routine proprio per evitare che
fosse positivo a virus patogeni come le epatiti e
l''Hiv tali da contagiare gli altri pazienti
dializzati. Quello che non poteva aspettarsi è che
la macchina per il filtraggio del sangue del Goretti
infettasse proprio lui che invece era risultato
negativo ad ogni virus. Infatti nei successivi
controlli dell'aprile 2012 l'uomo risultava positivo
ad uno dei più aggressive epatite”.
Tramite l’avvocato Mattarelli, l’uomo ha fatto
“ricorso all'Asl di Latina per ottenere l'indennizzo
previsto dalla legge n. 210/1992 in favore dei
soggetti danneggiati da epatiti da trasfusioni di
sangue infetto”. Domanda inizialmente rigettata “sia
dalla Commissione Medico Legale della prima istanza,
sia dal Minsitero della Salute a seguito del ricorso
gerachico - prosegue l’avvocato - poiché
l'emodialisi non costituirebbe una trasfusioni di
sangue per cui esclusivamente la legge prevede
l’indennizzo".
Oggi invece, il Tribunale di Latina ha accolto la
tesi dell'avvocato Mattarelli (che ha impugnato i
due provvedimenti) “secondo cui la legge n. 210 del
1992 deve essere interpretato, alla luce del
complessivo significato medico-scentifico e legale
che ha le trasfusione di sangue che può
ricomprendere anche l'emodialisi in quanto di fatto
si tratta di una auto-trasfusione: il sangue viene
infatti prima estratto dal corpo e, dopo il
filtraggio, trasfuso allo stesso paziente. Pertanto
se in questi passaggi: prelievo, lavorazione e
reinfusione il sangue del paziente dialitico entra
in contatto con un virus (nel caso dell'uomo di
Sabaudia quello dell'epatite C) si applica la legge
n. 210/1992 che prevede proprio l'indennizzo per i
danneggiati da trasfusione di sangue, poco
importando se si tratti del sangue dello stesso
paziente o di altro donatore. Secondo la tesi del
legale, quindi “il rischio per cui la legge prevede
l'indennizzo comprende anche l'ipotesi in cui il
contagio sia derivato dalla contaminazione del
sangue proprio del contagiato durante un'operazione
di emodialisi, a causa di una insufficiente pulizia
della macchina per emodialisi dalle sostanze
ematiche lasciate da altro paziente”.
Si tratta, commenta Mattarelli, di una sentenza
“storica e coraggiosa visto che si tratta di una
delle prime in Italia visto che al momento ne
risultano solo 2 di cui una della Cassazione e una
del Tribunale di Milano. Sul piano territoriale
pontino l'impatto della Sentenza potrà avere
risvolti importanti visto che ufficiosamente non
sono pochi i soggetti contagiati da emodialisi. La
vicenda giudiziaria dell'uomo di Sabaudia è però
destinata ad avere ulteriori sviluppi visto che il
riconoscimento del nesso causale fra emodialisi e
contagio da epatite C, affermato dalla Sentenza e
prima ancora dal Consulente medico legale del
Tribunale, apre la strada all'azione di risarcimento
integrale di tutti i danni patrimoniali e non
patrimoniali patiti”. (da LATINATODAY.IT)
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03 GENNAIO 2018: Regione
Lazio rivalutazione contributi dialisi domiciliare
2018
Ricordiamo che
ai contributi erogati dalle ASL, va aggiunto il
Bonus Energia previsto dalla normativa nazionale
leggi tutto sulla pagina
del sito e solo per
l'emodialisi domiciliare il bonus acqua previsto
dall'ACEA leggi
tutto sulla pagina del sito
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