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2011-2012 vicenda S. Camillo Spallanzani | ||||||||
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9° news
9 LUGLIO 2012: OSPEDALE SPALLANZANI, AD OLTRE UN ANNO DALL’INIZIO DELLA VICENDA DELLA RIDUZIONE DELL’ATTIVITA’ NEFROLOGICA GLI ULTIMI 28 ASSISTITI NELLA EMODIALISI AMBULATORIALE SCRIVONO AI DUE DIRETTORI GENERALI PER AVERE CHIAREZZA SUL LORO FUTURO
E’ trascorso un anno, da quando le prime persone in terapia ambulatoriale presso il centro dello Spallanzani sono state inviate a rivolgersi presso altri centri, da allora il continuo stillicidio della struttura ha portato alla riduzione a sole 28 persone assistite con l’emodialisi ambulatoriale presso il centro, con disagi non più tollerabili. Finché non hanno deciso di mettere tutto per iscritto. Questo il testo della petizione inviata al Direttore generale del S. Camillo Pr. Aldo Morrone, al Direttore Generale dello Spallanzani Vitaliano De Salazar e all’associazione Malati di Reni, che ha subito scritto una lettera ai due direttori sostenendo la petizione e chiedendo CHIAREZZA. “Le sottoscritte persone in terapia dialitica presso il centro di Nefrologia e dialisi dell’Ospedale Spallanzani, facente parte della Nefrologia dell’ospedale S. Camillo. Ultimi 28 assistiti rimasti in terapia presso il centro, dopo che dallo scorso anno è iniziata l’opera di smantellamento, con la riduzione del personale, la dislocazione di parte degli assistiti in altri ospedali ed il blocco degli accessi. A seguito dell’aumento continuo di disservizi legati all’inizio dei turni di emodialisi programmati ed al nuovo trasferimento di alcuni di noi ad effettuare la emodialisi presso la struttura del Forlanini, si vedono costretti ad inviare la presente per denunciare quanto sta accadendo che porta problematiche legate al nostro stato di salute e familiari per lo stress che la situazione sta creando. Preoccupati per il nostro futuro, per l’imminente scadenza della Convenzione tra i due enti per l’attività di Nefrologia e dialisi, e della possibilità che la stessa venga rinnovata, vista la specifica attività della struttura che gode di rilevanza scientifica consolidata. Si rivolgono ai direttori generali delle 2 strutture, affinché dopo le rassicuranti dichiarazioni dei mesi scorsi trovino realmente le soluzioni ai problemi per la continuità ed il rilancio della struttura. Si riservano ogni azione singola o di gruppo a tutela della nostra salute. Danno mandato all’Associazione Malati di Reni di rappresentarci, seguire le nostre vicende e rendere pubblica la realtà che stiamo vivendo”. (La lettera dell'associazione )
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8° news 30 GENNAIO 2012: IL QUOTIDIANO IL TEMPO TORNA NUOVAMENTE SULLA VICENDA S. CAMILLO - SPALLANZANI E SULLE SPERANZE DEL NUOVO CENTRO DIALISI AL NUOVO REGINA MARGHERITA
Il Tempo di Roma, torna sulle vicende della dialisi al San Camillo e Spallanzani e per la prima volta viene data la notizia dei lavori per la realizzazione del nuovo centro dialisi al presidio Nuovo Regina Margherita di viale Trastevere. Si fa anche riferimento ai problemi dei centri dialisi convenzionati con la ASL RM A che non ricevono soldi da circa un anno. Nell'articolo intervista al segretario dell'associazione.
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7° news 23 GENNAIO 2012: IL QUINDICINALE ROMA SALUTE NEWS PUBBLICA UNA INCHIESTA SULLA DIALISI NEL LAZIO
Roma Salute Nows, quindicinale gratuito che si occupa della sanità laziale, pubblica una inchiesta sui dati del Registro Dialisi Lazio, recentemente pubblicati, partendo dalla vicenda della chiusura del turno serale di emodialisi al S. Camillo Forlanini. Nell'articolo intervista al segretario dell'associazione.
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6° news 7 GENNAIO 2012: ROMA, DIALISI SAN CAMILLO INTERVIENE IL CONSIGLIERE REGIONALE GIULIA RODANO PRESENTANDO UNA SECONDA INTERROGAZIONE, REPLICA IL DIRETTORE GENERALE DELL'AZIENDA DR. ALDO MORRONE, CHE LA PENSA DIVERSAMENTE. RICOSTRUIAMO I FATTI
A colpi di comunicati stampa: c'è chi difende i malati dalle decisioni reali, e chi il proprio operato con gli annunci. Ricostruiamo i fatti:
(ASCA) - Roma, 5 gen - ''Incurante dei disagi e delle proteste, Renata Polverini continua ad impoverire la sanità pubblica del Lazio. L'ultima vittima è l'Unità Operativa di nefrologia e dialisi dell'ospedale San Camillo, che dall'1 gennaio, a causa del blocco delle assunzioni e dei mancati finanziamenti regionali, e' stata costretta a sopprimere il turno notturno''. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Italia dei Valori, Giulia Rodano, vicepresidente della commissione Sanità della Regione Lazio. ''Eppure'', fa notare il consigliere IdV, ''per la dialisi certamente non si può parlare di sprechi. La dialisi è una prestazione salvavita. Chiudere un'opportunità nel pubblico significa solo far migrare persone malate alla ricerca di altre soluzioni, magari nel privato. Dov'è il risparmio?''. ''Non a caso'', aggiunge la vicepresidente della Commissione Sanità, ''sono mesi che sono sospese le accettazioni di nuovi pazienti al San Camillo. Mi auguro che la Polverini voglia riconsiderare la situazione e almeno ci illustri le ragioni organizzative, di miglioramento del servizio o almeno finanziarie di una simile scelta. Per questo ho presentato una interrogazione urgente''. Rodano ricorda che ''il turno notturno dell'ospedale San Camillo era l'unico esistente a Roma e la giunta regionale di centrodestra sembrerebbe in procinto di procedere anche alla chiusura del centro emodialisi dell'ospedale Spallanzani, che non è neppure menzionato nell'atto aziendale del San Camillo'', così, osserva, '' ''ai pazienti non resta che cercare altre soluzioni, ma non e' sulla pelle dei più deboli che si può riorganizzare la sanità della nostra regione''. com/mpd. (copia integrale della interrogazione presentata il 10 gennaio )
(ASCA) - Roma, 5 gen - ''La soppressione del turno notturno della dialisi all'Ospedale San Camillo Forlanini è una notizia priva di ogni fondamento, ed è vero l'esatto contrario: il servizio verrà rilanciato e riqualificato''. Lo comunica in una nota il direttore generale dell'AO San Camillo Forlanini, Aldo Morrone, rispondendo alle dichiarazione della consigliera regionale del Lazio, Giulia Rodano. ''Non è stato soppresso il turno notturno, bensì è stato anticipato l'orario di inizio dello stesso, dalle ore 18.30 alle ore 16.00 essendo stati individuati degli spazi dedicati. Ed è anche del tutto falsa l'ipotesi di chiusura del Centro di Emodialisi dello Spallanzani, che come altre funzioni e attività interdipartimentali e interaziendali viene svolta in collaborazione con la Direzione Generale dello Spallanzani stesso''. ''La vera notizia da annunciare sulla stampa - sottolinea Morrone - è un'altra e ha tutt'altro valore. Questa Azienda Ospedaliera è talmente attenta alla salute delle persone malate e fragili che in questi ultimi mesi ha lavorato alacremente di concerto con la Regione Lazio che ha tra l'altro previsto un apposito finanziamento, per trasferire la UO di Dialisi del Forlanini, dalla sua attuale condizione di fatiscenza strutturale in una più degna e moderna collocazione presso i locali del San Camillo. Un trasferimento che sarà realtà a breve come ho già annunciato nel corso di una riunione della Commissione Regionale di Vigilanza Dialisi e Trapianti del 5 ottobre 2011''. res/mpd Per miglior chiarezza ricostruiamo il progetto: In un file scaricato dal sito dell’azienda San Camillo nel 2009 si può evidenziare come era stata progettata la nuova UOC di Nefrologia e dialisi da trasferire dal presidio Forlanini. La procedura, che prevedeva anche altri lavori, fu aggiudicata con delibera 2581 del 16 dicembre 2009 per un importo di circa 2.600.000 euro. Successivamente a causa del ripianamento del debito sanitario, il finanziamento è stato revocato ed a tutt’oggi non siamo a conoscenza di documenti ufficiali che ripristinano il finanziamento, saremmo lieti di darne notizia, i lavori non sono stati mai iniziati. Come è possibile leggere nel documento il progetto, tra l’altro prevede rispettando la normativa regionale la realizzazione di 24 posti di emodialisi ambulatoriale rispetto ai 28 attualmente in uso al presidio Forlanini. Dal registro dialisi Lazio al 31/12/2010 si apprende che presso la struttura effettuavano emodialisi ambulatoriale 73 persone, suddivise in 5 turni, di cui 1 notturno, attivato nel 2000. Il progetto non prevedeva il trasferimento del centro di emodialisi dell’azienda San Camillo, situato all’interno dello Spallanzani aperto nel 2000 con 14 posti dialisi, con una convenzione tra San Camillo e Spallanzani rinnovata negli anni e in scadenza il 30 settembre 2012, che a quando sembra non si intende più rinnovare. Sempre dal Registro dialisi Lazio al 31/12/2010, effettuavano sedute di emodialisi ambulatoriale nel centro 40 persone. Decidendo di accorpare i due centri di emodialisi si passa da 38 posti a 24 con una perdita secca di 18 posti, e la riduzione di assistenza per almeno 70 persone, rispetto ad oggi. Questa ricostruzione non è stata ancora smentita con documenti ufficiali. Continua la lettura nella sottostante new del 3 gennaio. |
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5° news
3 GENNAIO 2012: ROMA, CHIUSO IL TURNO NOTTURNO DI EMODIALISI AL SAN CAMILLO-FORLANINI
Da ieri il turno notturno (unico pubblico a Roma) di emodialisi attivo presso l’Unità Operativa di nefrologia e dialisi dell’ospedale S. Camillo-Forlanini è stato chiuso, così come ci aveva comunicato il Direttore Sanitario Aziendale Dr. Diamante Pacchiarini nell’incontro del 1 settembre scorso, nonostante i nostri tentativi di far continuare ad erogare servizi ambulatoriali al territorio della città di Roma, comprese due interrogazioni una in consiglio regionale presentata dall’On. Giulia Rodano e una al consiglio comunale presentata dal consigliere Gemma Azuni, l’Azienda ospedaliera causa il blocco regionale dei fondi e delle assunzioni è andata avanti nel progetto riducendo l’attività dell’Unità operativa. Tutte le persone in terapia coinvolte nella vicenda, sono state ricollocate all’interno di altri turni di emodialisi attivi e per consentire la completa riorganizzazione della propria vita, è stato istituito un turno pomeridiano temporaneo per le ultime 3 persone con problemi non ancora risolti. Il tutto è stato possibile, grazie alla disponibilità delle persone che hanno rinunciato ad ogni forma di rivendicazione, ma soprattutto al blocco degli accessi per nuove persone in emodialisi ambulatoriale in atto da mesi, sia la centro del S. Camillo-Forlanini che al centro ubicato presso l’ospedale Spallanzani. Ora chiediamo un ripensamento per la programmata chiusura del centro emodialisi presso l’ospedale Spallanzani, dove già è stato chiuso il programma di dialisi peritoneale domiciliare. Centro che negli anni è diventato punto di riferimento nazionale per quanti hanno malattie importanti oltre alla insufficienza renale. La delibera del Direttore Generale n. 620 del 30 settembre 2011 “Adozione dell’atto di autonomia Aziendale di Diritto Privato dell’Azienda ospedaliera San Camillo – Forlanini” ora al vaglio della Regione Lazio, non lascia dubbi sul futuro, in quanto nell’atto non ci sono riferimenti al centro di emodialisi presso lo Spallanzani, pur confermando l’Unità operativa di nefrologia e dialisi nelle patologie infettive, ed in uno specifico passaggio si legge della volontà di collaborazione con la ASL RM D, competente per territorio al fine della presa in carico dei pazienti e della continuità assistenziale (leggasi anche dialisi ambulatoriale/domiciliare). Vorremmo essere smentiti sulle previsioni. |
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