Capitolo
8 - Vengono riportati in esteso i pareri delle Associazioni
di pazienti, in ordine alfabetico, che hanno partecipato al
lavoro: ANMAR (Associazione Nazionale Malati Reumatici);
AMICI (Associazione nazionale per le Malattie infiammatorie
Croniche dell’intestino); BIANCO AIRONE (Associazione Bianco
Airone Pazienti onlus); Forum Nazionale delle Associazioni
di Nefropatici, Trapiantati d’Organo e di Volontariato;
SIMBA (Associazione Italiana Sindrome e Malattia di Bechet);
WALCE (Women Against Lung Cancer in Europe Onlus).
Volendo
sintetizzare i diversi punti di vista, pur nella propria
specificità, si evidenziano alcuni aspetti comuni:
· ogni paziente presenta una
propria realtà clinica
e non bisogna perdere i margini di sicurezza e di risposta
terapeutica acquisita;
·
il medico prescrittore deve
essere messo nelle condizioni di scegliere la terapia
migliore (l’appropriatezza sanitaria viene prima
dell’appropriatezza amministrativa);
·
non deve essere
praticata la sostituzione automatica;
·
il paziente deve essere
adeguatamente informato
della terapia a cui viene sottoposto;
· il paziente naive è solo chi non ha mai assunto una
determinata terapia;
·
gli studi riguardanti ciascuna
indicazione terapeutica
devono essere condotti ex novo per ciascuna indicazione ed
in ogni area terapeutica;
· sono fondamentali la farmacovigilanza e gli studi post
marketing;
·
direttive di carattere
amministrativo
non devono limitare la libertà di scelta del medico;
·
deve essere garantita la sicurezza sia nei processi
produttivi, sia in termini di tracciabilità del
farmaco, a tal fine sarebbe utile istituire degli appositi
registri.
IL FORUM SUI BIOSIMILARI di Giuseppe Canu
Se noi prendiamo alla lettera la parola biosomilare e
diciamo che l’anatra è uguale all’oca, sono simili, ma
parliamo di due cose diverse.
L’introduzione dei farmaci biosimilari ha portato una seria
preoccupazione per la sicurezza e l’efficacia delle terapie
farmacologiche per la nostra salute.
Il nostro ruolo come Associazione a sostegno dei malati, è
quello di approfondire attraverso gli esperti di
farmacologia, le nostre perplessità in riferimento ai
farmaci biosimilari.
Le Regioni e di conseguenza le A.S.L., hanno programmato un
piano di risparmio sui farmaci, attrezzature, strutture e
personale.
Il punto che interessa in questa riflessione sono i farmaci,
l’elemento principale della terapia per la cura dei malati.
Giustamente non si devono sperperare i soldi acquistando
farmaci a prezzi eccessivamente alti, ma non bisogna neanche
perdere i margini di sicurezza e di risposta terapeutica
acquisita, mantenendo e garantendo al paziente la continuità
terapeutica.
Alcuni farmaci biosimilari, con la stessa dose non
corrispondono ai risultati dell’originale, questo ne deriva
che per raggiungere lo stesso effetto probabilmente
servirebbe una doppia somministrazione. Dov’è il risparmio?
Le Regioni, dovrebbero riformulare le gare d’acquisto con
delle proposte strategiche che possono indurre le aziende
che commercializzano i prodotti originali a rivedere le loro
posizioni riguardante i prezzi offerti.
Ma è di notevole importanza che il medico curante, mantenga
la sua titolarità sulla scelta terapeutica, senza nessuna
imposizione di prezzo.
Il FORUM riguardo al “paziente naive”, non è d’accordo che
la terapia sia prescritta prendendo in considerazione tale
classificazione, tutti i pazienti devono avere l’opportunità
di cura con il farmaco più corrispondente alle condizioni
della propria patologia e non inserendolo come nuovo
paziente in un contesto terapeutico col farmaco biosimilare.
Il paziente che viene inserito in queste terapie, deve
essere informato in maniera chiara ed esplicita dal medico
curante delle varie informazioni del farmaco biosimilare,
dopo di ché anche con un prestampato nel quale sono incluse
le varie informazioni precedentemente date, il paziente
potrà firmare per avvenuta conoscenza.
E’ naturale che la vigilanza del farmaco non è mai
sufficiente di tutto ciò che di fa, però bisogna mantenere
alta la guardia con i sistemi di controllo, per poter
identificare le varie disattenzioni delle aziende e della
distribuzione.
Bisognerebbe rivisitare periodicamente tutti i punti di
controllo, e in base alle segnalazioni modificarli
adeguatamente.
E’ importante che gli acquisti dei farmaci non vengano
proposti con la possibilità di aggiudicazione in un unico
lotto.
Così facendo non ci sarebbe l’opportunità di modificare la
terapia se il paziente né risultasse incompatibile a quel
tipo di farmaco.
La disponibilità di più farmaci significherebbe un aumento
di esperienza su gli stessi farmaci, garantendo più
sicurezza anche la paziente.
Sarebbe importante istituire un numero verde con degli
esperti in farmacologia, dove il cittadino possa chiedere
informazioni sui farmaci distribuiti in Italia. |